Tolleranza zero: la famiglia Dursley

Salvi cari lettori e benvenuti. Vi siete mai chiesti chi puó essere considerato il cattivo più realistico nella saga Harry Potter? Voldemort, forse, o magari Bellatrix? Beh niente affatto.... scopriamolo insieme. Se si dovesse analizzare in maniera “umana” quello che la saga Harry Potter (cinematografica e letteraria) ha messo a nostra disposizione, troveremmo senza dubbio tantissimi aspetti che possono tranquillamente essere definiti “cattivi”. Basti pensare alla ferocia di Voldemort, alla pazzia mista a pericolosità di Bellatrix, all’irriverenza dei Malfoy, ma esiste qualcosa di ancora più semplice e profondo rispetto a tutto ció: la cattiveria reale. Nei film della saga Harry Potter siamo stati spesso condotti a giudicare una cattiveria quasi non umana, superiore, ma quando si fa riferimento alla famiglia che abita il numero 4 di Privet Drive, beh allora la situazione cambia di parecchio. Vernon Dursley e Petunia Dursley incarnano, ad un occhio attento alle dinamiche reali, la cattiveria del mondo reale, maturata in modo esasperato per via della continua paura del parere altrui.

Petunia Dursley e Vernon Dursley

Petunia Dursley è una donna pettegola e superficiale, sempre attenta a quello che il vicinato dica su di lei, Vernon Dursley, d’altro canto, è il cosiddetto “padre padrone” sempre pronto ad imporre il suo giudizio a tutti e a tutto. Converrete sul fatto che l’arrivo di Harry in quella famiglia fece notevolmente saltare gli schemi, portandosi dietro l’aggravante di essere anche un mago. La cattiveria psicologica con la quale Harry è costretto a vivere durante la sua infanzia non fa altro che alimentare in lui un sentimento di impotenza di fronte a certe situazioni. Ora, se la cattiveria venisse quindi misurata come in una competizione, la famiglia Dursley non avrebbe alcun tipo di problema a sbarazzarsi di un Voldemort qualunque, proprio in vista del fatto che la loro cattiveria è VERA. Perfino Harry, ancora in toga grifondoro e sciarpa grifondoro, preferirebbe rifugiarsi altrove e non dover più subire i soprusi di gente del genere. Vedete, quando la cattiveria umana e reale incontra quella “costruita” di Lord Voldemort, quest’ultima potrebbe essere quasi “giustificata” dall’attenuante di aver comunque uno scopo ai fini della trama, ma la cattiveria sincera dei Dursley è trasferibile in maniera totale alla vita di tutti i giorni, dove gente superficiale, avida, codarda a soprattutto chiusa mentalmente si ritrova ad affrontare situazioni che, semplicemente, non sanno gestire e di conseguenza, per paura di essere giudicati, rispondono così. La saga Harry Potter dunque mette a nudo numerose questioni non solo cinematografiche, ma anche e soprattutto reali e ascrivibili al mondo reale

A cura di Always Wands